Recentemente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato l’Atto di Indirizzo 2024, destinato a sostenere il Terzo Settore con un finanziamento di oltre 35 milioni di euro. Si tratta del Decreto Direttoriale n. 122 del 19 luglio 2024 che riportiamo nella sua interezza, in calce a questo articolo (n.d.r.). Questa iniziativa rappresenta un’opportunità cruciale per gli Enti del Terzo Settore (ETS), le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) e altri enti filantropici, che potranno beneficiare di risorse mirate per il potenziamento delle loro attività. Approfondiamo insieme le implicazioni e le opportunità che ne derivano.
Le finalità dell’Atto di Indirizzo 2024
L’Atto di Indirizzo 2024 si pone l’obiettivo di consolidare e sviluppare il Terzo Settore in Italia, garantendo risorse per il finanziamento di progetti che promuovano l’inclusione sociale, la lotta alla povertà, e il rafforzamento delle reti di volontariato. Questo finanziamento non è solo un sostegno economico, ma anche un riconoscimento dell’importanza del Terzo Settore nel tessuto sociale del paese. Le aree d’intervento individuate per il 2024 sono molteplici e variegate, comprendendo tra le altre:
- Progetti di inclusione sociale: finanziamenti dedicati a progetti che mirano a migliorare l’inclusione di persone in condizioni di vulnerabilità.
- Contrasto alla povertà: iniziative volte a sostenere chi si trova in difficoltà economiche, attraverso interventi di assistenza e progetti di sviluppo.
- Promozione della cultura del volontariato: sostegno a programmi che incentivano la partecipazione attiva dei cittadini nelle attività di volontariato.
Le implicazioni fiscali e amministrative per gli enti del terzo settore
Per beneficiare dei fondi dell’Atto di Indirizzo 2024, gli ETS devono essere in regola con la normativa vigente, in particolare con quanto stabilito dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/2017). Questo significa che le organizzazioni devono:
- Essere iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS): Solo gli enti regolarmente iscritti possono accedere ai finanziamenti.
- Adempiere agli obblighi di trasparenza e rendicontazione: È fondamentale che gli enti producano bilanci chiari e trasparenti, conformi alle linee guida stabilite.
- Rispetto delle normative fiscali specifiche: Gli ETS godono di specifici regimi fiscali agevolati, ma è necessario rispettare rigorosamente le disposizioni per evitare sanzioni.
Come accedere ai finanziamenti dell’Atto di Indirizzo 2024
Le organizzazioni interessate devono presentare progetti che rispondano alle finalità individuate dall’Atto di Indirizzo 2024. La selezione dei progetti sarà basata su criteri di merito e sull’impatto sociale che il progetto potrà generare. È importante sottolineare che i fondi verranno erogati secondo una logica di co-finanziamento, per cui gli enti dovranno contribuire con risorse proprie.
Inoltre, la gestione amministrativa dei fondi ricevuti deve essere accurata, con particolare attenzione alla rendicontazione delle spese, che sarà sottoposta a rigidi controlli. È consigliabile per gli enti del Terzo Settore affidarsi a consulenti esperti per garantire la corretta gestione dei finanziamenti e la conformità alle normative vigenti.
Le opportunità per il futuro
L’allocazione di oltre 35 milioni di euro rappresenta una spinta significativa per il Terzo Settore, non solo in termini di risorse economiche ma anche come incentivo a sviluppare nuove progettualità che rispondano ai bisogni emergenti della società. Per gli enti, questo è un momento propizio per rivedere le proprie strategie, rafforzare le proprie reti e cogliere le opportunità di finanziamento per crescere e ampliare l’impatto delle proprie attività.
In un contesto normativo e fiscale complesso come quello attuale, è essenziale che gli ETS si preparino adeguatamente per accedere ai finanziamenti previsti dall’Atto di Indirizzo 2024. Il supporto di professionisti esperti può fare la differenza, garantendo che ogni passaggio sia gestito con competenza e precisione, permettendo così agli enti di concentrarsi sulla loro missione sociale.
Studio CLU è a disposizione per supportare gli enti del Terzo Settore nella gestione amministrativa, fiscale e progettuale, offrendo consulenze personalizzate per massimizzare l’impatto sociale e accedere con successo alle risorse disponibili.