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La rendicontazione del 5 per mille è fondamentale per gli enti del Terzo Settore perché rappresenta un processo che garantisce trasparenza e conformità normativa. Ma quali sono gli obblighi da rispettare? Come sono stabilite le scadenze? A quali sanzioni si va incontro in caso di mancata (o sbagliata) rendicontazione?
In questo articolo, ripercorriamo le linee guida definite dal Ministero del Lavoro per una gestione corretta dei fondi.

Cos’è il 5 per mille per gli Enti del Terzo Settore

Il 5 per mille è una parte dell’IRPEF che i cittadini possono destinare agli enti del Terzo Settore (ETS) per finanziare attività di interesse generale. Gli ETS che ricevono tali contributi devono seguire specifiche disposizioni normative per garantire un utilizzo corretto e trasparente delle risorse. In questo contesto, oltre ad essere un obbligo di legge, la rendicontazione del 5 per mille è uno strumento che rafforza la fiducia tra gli enti e i cittadini. Infatti, dimostrare come vengono utilizzate le risorse significa consolidare la credibilità del Terzo Settore e promuovere la partecipazione attiva dei donatori.

 

Obblighi di rendicontazione

Gli enti che beneficiano del 5 per mille devono:

  1. Predisporre un rendiconto che descriva in dettaglio come sono stati utilizzati i fondi ricevuti.
  2. Redigere una relazione illustrativa, che spieghi in modo trasparente e completo le attività realizzate con tali risorse.

Questi documenti devono essere redatti entro 12 mesi dalla data di accredito dei fondi e seguire i modelli ufficiali forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Tempistiche e modalità di rendicontazione 5 x mille Enti del Terzo Settore

In base all’articolo 16, DPCM 23 luglio 2020, la tempistica per la rendicontazione del 5 per mille dipende dalla data di accredito. Gli enti devono rispettare i seguenti obblighi:

  • Entro 12 mesi dall’accredito: redigere il rendiconto e la relazione illustrativa.
  • Importi pari o superiori a 20.000 euro: obbligo di inviare la documentazione attraverso la piattaforma informatica dedicata. L’accesso avviene tramite credenziali SPID o CIE.
  • Entro 60 giorni dalla scadenza del termine per la redazione: pubblicare i documenti sul sito web dell’ente.
  • Entro 7 giorni dalla pubblicazione: inviare una comunicazione all’amministrazione competente per confermare l’avvenuta pubblicazione.

 

Sanzioni per mancata rendicontazione

Come si legge all’articolo 8 del Decreto Legislativo n. 111/2017, gli enti che non rispettano gli obblighi di rendicontazione rischiano:

  • La restituzione del contributo percepito, in tutto o in parte.
  • Sanzioni amministrative, a seconda della gravità dell’inadempienza.

Il controllo della corretta gestione dei fondi è affidato al Ministero del Lavoro, che verifica la conformità ai requisiti previsti.

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