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Regime forfettario e fatturazione elettronica: obbligatoria dal 1 gennaio 2024

A seguito delle disposizioni delineate nell’articolo 18 del DL n. 36 del 2022, a partire dal 1° gennaio 2024, tutti i possessori di partita IVA, incluso chi opera sotto regime forfettario, sarà vincolato all’emissione di fatture in formato elettronico. Questo significa che anche le microimprese con un fatturato annuo inferiore ai 25 mila euro e i professionisti precedentemente esentati si troveranno di fronte a un cambiamento radicale.

Si legge infatti al comma 3:

La disposizione di cui al comma 2 si applica a partire dal 1°luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, e a partire dal 1° gennaio 2024 per i restanti soggetti. Per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, le sanzioni di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, non si applicano ai soggetti ai quali l’obbligo di fatturazione elettronica è esteso a decorrere dal 1° luglio 2022, se la fattura elettronica è emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Vademecum alla fatturazione elettronica

1- Emissione della fattura elettronica
Per procedere correttamente alla fatturazione elettronica, serve innanzitutto avere un software in grado di codificare la fattura in linguaggio XML (il formato richiesto dalla normativa) e di inviarla al Sistema di Interscambio (SdI). Esistono molti programmi di questo tipo sul mercato, alcuni gratuiti ma essenziali (come il Software di compilazione Fattura Elettronica dell’Agenzia delle Entrate), altri più completi e funzionali.
Quale scegliere? Sono tutti più o meno validi: come Studio suggeriamo di acquistare quello di Fatture InCloud.it perché è piuttosto intuitivo nell’utilizzo, ma soprattutto si interfaccia correttamente con il nostro gestionale interno. Sul sito sono presenti diverse tipologie di abbonamento mensile/annuale, ognuna adatta all’esigenze specifiche del professionista/imprenditore. In previsione dell’obbligo del primo gennaio 2024, hanno recentemente rilasciato una tipologia di abbonamento dedicata proprio ai forfettari. Il costo è al momento di 8 euro al mese.

2- Compilazione della fattura elettronica
All’interno dell’interfaccia, sono presenti alcuni campi del tutto simili a quelli delle fatture tradizionali, altri leggermente diversi. Dopo aver completato la compilazione, è importante ricordarsi di firmare digitalmente la fattura prima di inviarla al SdI. Può sembrare complicato inizialmente: come ogni nuova abitudine, ci vuole un po’ per abituarsi, ma lo staff dello Studio è disponibile a seguirti nelle prime compilazioni e nel settaggio del profilo utente.

3- Ricezione delle Fatture Elettroniche
Le fatture elettroniche possono essere recapitate in vari modi:

  • Direttamente nella tua casella PEC;
  • Nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • Nel software di fatturazione, dove è possibile gestire in modo integrato sia le fatture emesse che quelle ricevute.

4- Conservazione delle Fatture Elettroniche
La legge prevede che le fatture elettroniche siano conservate digitalmente per un periodo di 10 anni, seguendo specifiche regolamentazioni che ne garantiscano la validità legale. Se utilizzi software come Fatture in Cloud, il processo di conservazione viene automatizzato, semplificando ulteriormente la gestione delle tue fatture.

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