Il regime forfettario 2025 (Legge n. 190/2014, articolo 1, commi da 54 a 89, e successive modifiche e integrazioni) è destinato a subire importanti modifiche nel 2025? Ce lo stiamo chiedendo, e in molti lo stanno aspettando. Tra le novità più rilevanti in discussione, vi è l’innalzamento del limite massimo di ricavi o compensi annuali da 85.000 a 100.000 euro. Questa proposta, se approvata, potrebbe ampliare significativamente la platea dei professionisti e delle piccole imprese che possono beneficiare di questo regime agevolato.
In attesa di una proposta definitiva, noi come Studio continueremo a monitorare attentamente l’evoluzione normativa.
Panoramica del regime forfettario attuale
Attualmente, il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva del 5% per i primi cinque anni di attività, con l’obiettivo di incentivare le nuove iniziative imprenditoriali. Successivamente, l’aliquota sale al 15%. Per accedere a questo regime, è fondamentale che i ricavi o i compensi annuali non superino gli 85.000 euro.
Possibile aumento della soglia a 100.000 euro
La proposta di elevare per for il limite dei ricavi a 100.000 euro mira a includere un numero maggiore di contribuenti nel regime forfettario 2025. Questo cambiamento consentirebbe a professionisti e imprese con fatturati più elevati di usufruire delle semplificazioni fiscali e amministrative offerte dal regime. In particolare, coloro che attualmente si avvicinano al limite degli 85.000 euro potrebbero evitare il passaggio al regime ordinario, mantenendo così i vantaggi fiscali e gestionali del forfettario.
Vantaggi del regime forfettario
Oltre alle aliquote agevolate, il regime forfettario offre ulteriori benefici:
- Semplificazione amministrativa: esenzione dall’applicazione dell’IVA nelle fatture, riducendo gli obblighi contabili e semplificando la gestione fiscale.
- Riduzione degli adempimenti: esonero dalla tenuta dei registri IVA e semplificazione delle dichiarazioni fiscali, con conseguente risparmio di tempo e risorse per professionisti e piccole imprese.