Nell’ultimo aggiornamento del mese scorso – luglio 2024 – della GUIDA PER L’ACQUISTO DELLA CASA: le imposte e le agevolazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato in 41 pagine ha spiegato come funziona il bonus sulla prima casa, analizzando requisiti e novità per lo sconto delle imposte a beneficio di chi compra.
Riportiamo in calce a questo articolo la guida completa, di seguito però evidenziamo i punti salienti.
Guida per l’acquisto della casa: agevolazioni “Prima Casa”
Cominciamo subito con l’acquisto della prima casa che nel 2024 gode di significative riduzioni fiscali. Le principali imposte ridotte includono:
- Imposta di registro: 2% del valore catastale dell’immobile, invece del 9% applicato agli acquisti senza agevolazioni.
- Imposta ipotecaria e catastale: Fisse a 50 euro ciascuna, invece che proporzionali.
L’Agenzia specifica che tali agevolazioni possono essere applicate a condizione che l’acquirente non sia già proprietario di un altro immobile nel Comune di acquisto e che trasferisca la residenza nel Comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.
Agevolazioni per gli Under 36
Una delle novità più rilevanti della Guida per l’acquisto della casa riguarda le agevolazioni per i giovani under 36. Nello specifico:
- Esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
- Credito d’imposta pari all’IVA pagata per acquisti soggetti a IVA, utile per ridurre future imposte dovute o per richiedere un rimborso.
Per accedere a queste agevolazioni, l’acquirente deve avere un ISEE non superiore a 40.000 euro e non deve possedere altre abitazioni su tutto il territorio nazionale. L’acquisto deve riguardare immobili classificati come abitazioni civili (A/2), economiche (A/3), popolari (A/4), ultrapopolari (A/5), rurali (A/6), in villini (A/7) o tipiche dei luoghi (A/11).
Sistema Prezzo-Valore
Per aumentare la trasparenza nelle compravendite e garantire una tassazione equa, viene utilizzato il sistema del prezzo-valore. Questo meccanismo consente di calcolare le imposte sul valore catastale dell’immobile piuttosto che sul prezzo dichiarato, riducendo il rischio di accertamenti fiscali e favorendo una maggiore trasparenza nelle transazioni.