Come si legge nel comunicato stampa, pubblicato ieri, 18 settembre, sul portale dell’Agenzia delle Entrate, restano solo quattordici giorni per presentare il modello 730/2023 relativo al periodo di imposta 2022: il termine ultimo è infatti lunedì 2 ottobre, dato che il 30 settembre – data ufficiale indicata dall’Agenzia stessa – cade di sabato.
I contribuenti hanno quindi la possibilità di inviare la loro dichiarazione via internet entro tale data, apportando, se necessario, correzioni o integrazioni. L’invio può essere sottomesso all’ente responsabile della ritenuta fiscale, ad un CAF, o a un esperto qualificato.
Nel caso in cui il Modello 730/2023 venga consegnato attraverso il CAF o il proprio commercialista, ricordiamo poi che il controllo ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate viene diretto all’intermediario, anche per quanto riguarda i dati precompilati.
È altresì importante sottolineare che in caso di errori nella compilazione, la penalità del 30% risulterà a carico di chi ha fornito l’approvazione ufficiale, a meno che non ci siano prove di dolo o grave negligenza da parte dello stesso contribuente: proprio per questo, in qualità di intermediari, siamo tenuti a verificare tutta la documentazione relativa agli oneri, inclusi quelli precompilati e non alterati, e a tenere una copia dei relativi documenti.
Modello 730/2023: le novità
Ecco di seguito, in 14 punti, la sintesi di tutte le novità del Modello 730/2023 come indicato nelle Istruzioni per la Compilazione sul sito delle Entrate:
- Le aliquote IRPEF relative ai redditi tra 15.000 euro e 50.000 euro sono state diminuite, mentre lo scaglione di reddito soggetto alla tassa massima del 43% è stato esteso.
- Il tetto di reddito per beneficiare della detrazione massima di 1.880 euro per redditi da lavoro dipendente è stato portato a 15.000 euro. Inoltre, se il reddito totale rientra tra 25.001 euro e 35.000 euro, la detrazione si incrementa di 65 euro.
- Il tetto di reddito per accedere alla detrazione massima di 1.955 euro per redditi pensionistici è stato portato a 8.500 euro. Se il reddito totale si colloca tra 25.001 e 29.000 euro, l’importo della detrazione si accresce di 50 euro.
- Il limite di reddito per beneficiare della detrazione massima di 1.265 euro per redditi equiparati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi è stato elevato a 5.500 euro. Se il reddito totale oscilla tra 11.001 e 17.000 euro, la detrazione si incrementa di 50 euro.
- Ai detentori di un reddito totale che varia tra 15.001 euro e 28.000 euro viene accordato il trattamento integrativo, purché la somma di certe detrazioni ecceda l’importo dell’imposta lorda.
- A partire dal 1° gennaio 2022, le spese effettuate per azioni mirate a rimuovere le barriere architettoniche in strutture preesistenti danno diritto a una detrazione sul totale dell’imposta pari al 75%, basata sul massimale di spesa stabilito secondo la natura dell’edificio.
- Per i giovani di età inferiore ai 31 anni con un reddito totale che non supera 15.493,71 euro, viene accordata una detrazione del 20% sul canone di affitto. Tuttavia, la somma detraibile non può superare i 2.000 euro.
- Per le donazioni effettuate agli enti del terzo settore, viene accordato un credito fiscale corrispondente al 65% dell’ammontare donato, suddiviso in tre rate annuali dello stesso valore. Tuttavia, l’entità del credito fiscale non può eccedere il 15% del reddito totale.
- Un credito d’imposta viene accordato per le spese relative all’attività fisica personalizzata a chi lo richiede tra il 15 febbraio 2023 e il 15 marzo 2023, attraverso la sezione riservata del portale web dell’Agenzia delle entrate.
- Viene accordato un credito d’imposta per le spese comprovate associate all’installazione di sistemi di stoccaggio collegati a impianti elettrici alimentati da energie rinnovabili, anche se preesistenti e che usufruiscono degli incentivi per lo scambio in loco. La richiesta per questo credito può essere effettuata dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023 attraverso la sezione protetta del sito web dell’Agenzia delle entrate.
- Per le donazioni in contante alle ITS Academy, viene accordato un credito fiscale corrispondente al 30% dell’ammontare donato. Questo credito aumenta al 60% quando le donazioni vengono fatte a favore delle fondazioni ITS Academy situate nelle province dove il livello di disoccupazione supera la media nazionale. Tale credito può essere applicato in tre rate annuali.
- Se si detiene la certificazione ottenuta dal sito web gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (precedentemente noto come Ministero della Transizione ecologica), si ha diritto al credito fiscale per le donazioni destinate al risanamento ambientale di strutture e suoli pubblici.
- Da quest’anno c’è la possibilità di devolvere l’otto per mille dell’IRPEF all’entità “Chiesa d’Inghilterra”.
- Dal quest’anno, le schede per decidere la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF sono state dematerializzate. I sostituti d’imposta che forniscono assistenza fiscale hanno la facoltà di inviare elettronicamente tali documenti direttamente, senza la necessità di passare attraverso un intermediario.